Domenica 29 marzo 2020

 

* Oggi celebriamo la quinta domenica di Quaresima. Si avvicinano ormai le festività pasquali, centro e cuore dell’anno liturgico e dell’esperienza di fede cristiana.  Come sappiamo le S. Messe e le altre celebrazioni rimangono ancora sospese a causa dell’emergenza legata all’epidemia da “Corona Virus”, come prescritto dall’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio e dalle indicazioni dei nostri Vescovi. L’indicazione che abbiamo ricevuto è quella di rimanere in casa, in modo che l’epidemia possa essere presto sconfitta evitando il contatto tra le persone. Dalla nostra Diocesi è giunto nei giorni scorsi l’invito a non promuovere iniziative che possano costituire un invito, anche solo implicito, ad uscire di casa, ma ad aspettare eventuali ulteriori indicazioni anche per la Domenica delle Palme, per la Settimana Santa e per la Pasqua. Fin d’ora sappiamo che certamente le feste a noi più care non potranno essere celebrate con le modalità consuete. E’ un tempo di privazione e di sofferenza per noi cristiani, che sentiamo l’esigenza della preghiera, della celebrazione eucaristica e della vita comunitaria. Cerchiamo di riscoprire ugualmente la nostra fede, che rimane presente e viva, anche se privata dell’esperienza sacramentale, e che costituisce il riferimento fondamentale per ciascuno di noi. Il Signore, che sempre ci ama e ci custodisce, saprà come raggiungerci e toccare il nostro cuore, anche in questo tempo così particolare. Da parte nostra cerchiamo di fare in modo (come riusciamo, con grande pazienza anche verso noi stessi) che questo tempo non sia un “tempo inutile”, ma un’occasione spirituale per rinnovarci interiormente e continuare, con le possibilità concrete che abbiamo, il nostro cammino al seguito del Signore Gesù. Manteniamoci sempre uniti al Signore e tra di noi attraverso la preghiera, l’ascolto della Parola di Dio e le altre modalità che ci consentono di vivere, anche se in modo limitato, la fraternità e l’amicizia tra di noi.

 

* E’ consultabile il sito internet della Parrocchia di Cornuda, che prevede anche una sezione per le Parrocchie di Covolo e di Nogarè. E’ uno strumento utile per rimanere informati sulle attività della Parrocchia, soprattutto in questi momenti, che cercheremo di tenere sempre aggiornato. Il sito si può trovare a questo indirizzo: www.parrocchiasanmartinocornuda.it

 

* Ricordiamo gli impegni del tempo quaresimale, che siamo invitati a portare avanti, secondo le nostre concrete possibilità:

– l’ascolto della Parola di Dio e la preghiera, per lasciare che il Signore ci trasformi interiormente.

– il digiuno, per imparare a scegliere consapevolmente, senza lasciarci dominare dall’immediato.

– la carità, per abituarci a vivere la misericordia e la solidarietà.

Inoltre siamo invitati al digiuno e all’astinenza dalle carni il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo (e possibilmente anche il Sabato Santo). L’astinenza è prevista per tutti i venerdì di Quaresima. Il digiuno significa “fare un unico pasto nella giornata, potendo comunque prendere qualcosa al mattino e alla sera”. L’astinenza significa “rinunciare all’uso delle carni, come pure dei cibi considerati particolarmente ricercati o costosi”. A questi gesti penitenziali non sono tenuti i bambini, gli anziani, gli ammalati.

 

* Nei giorni scorsi alcuni ragazzi del “Gruppo Giovani” della nostra Collaborazione Pastorale sono stati coinvolti nella preparazione e nella distribuzione delle mascherine antivirus nel territorio di Cornuda, insieme ai volontari della Protezione Civile. Ringraziamo i nostri giovani per lo spirito di servizio che hanno saputo dimostrare e per la disponibilità che hanno dato a svolgere queste mansioni. Anche questo gesto, come quelli di tutte le persone che si stanno impegnando per il bene della cittadinanza e soprattutto dei più deboli diventa un segno di fiducia e di speranza per tutti noi.

 

Il popolo mormorò contro Mosè e disse: «Perché ci hai fatti uscire dall’Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?». Allora Mosè invocò l’aiuto del Signore, dicendo: «Che farò io per questo popolo? Ancora un poco e mi lapideranno!».

Il Signore disse a Mosè: «Passa davanti al popolo e prendi con te alcuni anziani di Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo, e va’! Ecco, io starò davanti a te sulla roccia, sull’Oreb; tu batterai sulla roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà». Mosè così fece sotto gli occhi degli anziani d’Israele.

Si chiamò quel luogo Massa e Meriba, a causa della protesta degli Israeliti e perché misero alla prova il Signore, dicendo: «Il Signore è in mezzo a noi sì o no?».

(Esodo 17, 2-7)

 

Come il popolo d’Israele, anche noi stiamo compiendo il nostro percorso nel deserto. E non è solo un’immagine, un’idea astratta. Basta osservare dalla finestra di casa le strade del nostro paese, completamente vuote. Siamo nel deserto perché non possiamo incontrarci, perché non possiamo condividere le celebrazioni che vivevamo abitualmente e perché ancora non è chiaro quanto durerà questo cammino. Ci sentiamo “messi alla prova”, così com’è avvenuto per il popolo d’Israele e in qualche momento è possibile anche per noi che si affacci al nostro cuore il dubbio e la lamentela: “Ma il Signore è in mezzo a noi sì o no?”

Nella tradizione biblica la “prova” da attraversare ha un obiettivo preciso: ci serve per capire che cosa abbiamo veramente nel cuore e – pur se spesso dolorosa da accettare – ci consente di purificarci da tante cose inutili che prima ci sembravano indispensabili, ritrovando il centro di noi stessi e individuando ciò che vale veramente.

Per ora siamo invitati a camminare ancora, con tenacia e pazienza, resistendo alla tentazione di ribellarci al Signore o di pensare che sia contro di noi, quasi fosse una divinità minacciosa da tenere a bada con i nostri sacrifici. Israele ha impiegato un lungo tempo per comprendere la lezione… e ciclicamente, come avviene anche per noi, è stato invitato a riscoprire l’esperienza fondamentale: l’amore di Dio, provvidente e misericordioso, che non viene meno neanche nelle situazioni più estreme. Ce lo ricorda anche Gesù, nel Vangelo di questa domenica: la malattia di Lazzaro, immagine delle sofferenze e delle fatiche di ciascuno di noi, non è “per la morte”, ma “per la vita”, per aiutarci a disporre il nostro cuore all’incontro con Colui che è l’unica salvezza, e che, solo, può dire: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno.”

Continuiamo nel nostro cammino, certi che la Parola del Signore ci darà ancora conforto e giungerà certamente a compimento.

 

Don Francesco.

 

 

* Le intenzioni delle S. Messe che non vengono celebrate in chiesa in questo periodo sono ugualmente ricordate dai sacerdoti nella S. Messa che celebrano ogni giorno privatamente nella cappellina della canonica, pregando per il bene di tutta la nostra comunità cristiana.

 

Sabato, 28 Marzo 2020 

– – –      def.ta Caberlotto Lina

def.ti Tentonello Ruggero e Carinato Giovanni e Sergio

def.to Tondello Ezechiele

def.ti De Bortoli Emma e Comazzetto Gian Mauro

Domenica, 29 Marzo 2020 
V DOMENICA DI QUARESIMA

– – –      def.ti Fornasier Primo e Maria, Bordin Carlo, Foggiato Luigi

def.ti Gandin Marino (compleanno), Gandin Agostino e Maria, Roccon Rino e Cesira

 

 

Lunedì, 30 Marzo 2020 

—        pro offerente

 

Martedì, 31 Marzo 2020 

—        pro offerente

 

Mercoledì, 1 Aprile 2020 

—        pro offerente

 

Giovedì, 2 Aprile 2020 
San Francesco da Paola, eremita

 

—        def.ti Agnolazza Giovanni, Girardi Giovanni, Caterina, Alfonso, Anna

 

Venerdì, 3 Aprile 2020 

—        def.to Rivis Guido (compleanno)

 

Sabato, 4 Aprile 2020 
Sant’Isidoro, vescovo e dottore della Chiesa

 

—        def.ti fam. Fogal Francesco

def.ta Caberlotto Lina

def.ti Battistin Palmiro e Tentonello Rina

def.ti Noal Vittorio, De Bortoli Erminia, Forner Giuliana, Noal Bianca, Paro Riccardo

def.ti Gazzola Umberto, Giulietta e Loris

 

Domenica, 5 Aprile 2020 
DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE DEL SIGNORE

—        def.ti De Bortoli Paolo e familiari

def.to Scabio Luigi

def.ti Lino, mamma e papà