Martedì 22 dicembre, alle ore 20.30, secondo le indicazioni della Conferenza episcopale triveneta si svolgerà una VEGLIA PENITENZIALE IN CHIESA A CORNUDA IN PREPARAZIONE AL NATALE.

Data l’attuale situazione di emergenza sanitaria, con questa celebrazione SARÀ DATA L’ASSOLUZIONE COMUNITARIA AI PRESENTI, senza la confessione individuale, per evitare il rischio di contagio.

SI TRATTA DI UNA POSSIBILITÀ ECCEZIONALE,CHE È CONSENTITA NEI MOMENTI DI GRAVE DIFFICOLTÀ,CON L’AUTORIZZAZIONE DEI VESCOVI.

I vescovi del triveneto, durante l’incontro di Lunedì 7 Dicembre,  si sono incontrati per fare il punto su come accompagnare le comunità al Santo Natale.

I vescovi confermano la loro vicinanza a famiglie, persone e alle intere comunità, in questo momento di pandemia.

Durante l’incontro sono emerse le indicazioni in merito al sacramento della confessione, hanno ritenuto opportuno promuovere la confessione comunitaria in modo che la comunità possa vivere il sacramento in sicurezza e possa giovare la felicità del Santo Natale.

La confessione comunitaria, senza la confessione individuale, è un mezzo che le regole di Diritto Canonico prevedono in caso di grave necessità. Questa modalità di confessione viene svolta sempre con la volontà del penitente a vivere una reale e continua conversione, con l’invito a vivere la confessione nella modalità individuale non appena la pandemia lo concede.

La confessione comunitaria è un modo con cui il singolo affida i propri peccati alla misericordia del Signore, dichiara la propria colpevolezza per essere perdonato, assolto e vivere in pienezza di Dio. Il rito è un momento della preparazione al Natale, porta il credente a vivere la dimensione cristiana del Natale.

Gesù si fa uno di noi, vive assieme a noi, il gesto più bello che Gesù può farci e portare serenità e gioia, gli stessi sentimenti che si manifestano con il perdono e l’assoluzione.

La confessione, in quest’anno 2020, diventa il gesto del Natale per aiutarci a vivere questo insolito momento in modo più cristiano possibile.

Vescovi del Nordest: “Natale inedito, da vivere con fede, speranza e prudenza”